15.02.06
… Ma anche un lunghissimo filo d’erba sarebbe passato per quel varco sulla cresta del monte; più difficilmente un essere umano. Ero un po’ stupito. Mi resi conto che non riuscivo bene a spiegare cosa avevo visto nemmeno a mio cugino. Certo era la fantasia che mi beffava e ne ridemmo. Avevo riconosciuto qualcosa di mio in quello che, di nuovo, mi era sembrato di vedere; ma ancora mi ritrovai a chiedermi cosa avevo visto.
Più tardi, scendendo verso valle, qualcosa tra i cassetti della memoria si smosse spingendomi a frugare in cantina, dentro la cassapanca, nella mia collezione di vecchi fumetti. Ricordavo qualcosa di simile a fiammelle nere… Un fumetto: un fumetto uscito su “Lupettino” (chi se lo ricorda?) che nei primi anni ’70 era una specie di Topolino all’italiana; tipo “Cucciolo” ma più sfigato. Fumetti per bambini in carta povera. A colori due facciate si e due no. Storie semplici ma con qualche buona idea; ricordavo di averne due numeri da qualche parte. Nello specifico c’era una storia che riguardava un altro eroe ancora più oscuro e sepolto ancora più profondamente nella mia memoria infantile: Babeo; l’orsetto con paglietta e ombrello che compariva nella stessa testata. Era il protagonista di vicende fantastiche, surreali, con robot, scienziati matti e strane creature. In quella storia due personaggi come fiammelle nero lo scortavano non so dove. Questo era tutto ciò che ricordavo.
Frugai bene bene tra Kamandi e Joe Gorilla; tra Jonny Logan e La Compagnia della Forca… Nulla da fare! Dei due numeri tascabili di Lupettino (poco + di 30 pag. cad. 1 in f.to simil Topolino) non vi era traccia! Dove cappero erano? Che fine avevano fatto? (continua)